Anno XI N42 14 Ottobre 1936 - Anno

Tutte le donne i cercano di darsi

quella individua- le bellezza che le rende più se-

ducenli ma nes- | suna vi riesce | quanto quelle che si affidano i esclusivamente alla crema

Tubelti da L. 4, Vasetli da L 6. el 9.

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Collezione “| giovani"

STANIS RUINAS :

montagna

i U i

segeallo da

ri Dese e

bella «sentirsi

aralcena fra 1 leo

irsoe dl cavallo; e:

[worter che ciò cu

pitasse qualche

jjvalta al destriero

lello monumento a Mussari, nulla piazza cinnmima di Miano, Fina invece nacque come qualche così fra i cavallo e da profetica visione della minrtadella. E se ne sta la, dove io a

| veva appuntamento con la mia cara Ma-

ria. Elli tardava, al salito, e por voleva

preso, e subito dopo averlì salutata co- munciassi a parlarie di morire con dei in una notte di stelle, Noi chiedemmo

‘consiglio al compilatore di una rubrica,

che ci suggerì di darci appuntamento presso i cavallo di Piazza del Duomo. Ma al minimo ritardo della mia cara Maria io mi impennavo, e le mie narici palpitavano; e dai miei denti, che stri- tolavano un lapis, uscivano schiuma vapore. Ah, è terribile, quando si sof- fre di mimetismo, fissare convegni alle fidanzate presso i monumenti, Grazie del- la simpatia, Sensibilità, fervore, fantasia, gusta artistico rivela la scrittura.

R. T. C. - Milano, Le lettere di questa rubrica vanno indirizzate a: Super Re- visore, Piazza Carlo Erba 6, Milano. Ele- ganza, sensualità, scarsa fantasia, denota la scrittura, Sensibilità, finezza, tempera- mento nervoso, deduco dalla scrittura del biglietto accluso.

Cine amatore - Tripoli. Ti supplico di credere soltanto alla nostra « Piccola Enciclopedia del Cinema », che è docu- mentatissima, Non ho letto l'articolo di cui mi parli, e forse non ho perduto molto, Intelligenza, sensibilità, gusto ar- tistico, rivela la scrittura. :

Fior di lilla, Indirizza. impersonal mente alla Direzione, Via Veio sr, Roma,

Radiosa Aurora R. Mostra e Festival del Cinema. sono la stessa cosa. Oramai avrà già saputo tutto, da Cinema Hlustra- zione e dai quotidiani, Non. vedo per- ché Kipling. non dovrebbe essere adatto alle signorine. Ho già avuto occasione di dire che in fatto di letture tutto di- pende dal carattere delle signorine. Al cune possono leggere senza pericolo Pe- tronio, ad altre bisognerebbe inibire Pi- nocchio, So di una signorina che si ro- vinò leggendo una sola frase. Era un biglietto di suo cugino, che diceva: « Ti adoro e viecci stasera sotUhai platani ». Sensibilità, fantasia, eleganza, denota la scrittura, -

Tonino - Taranto. Dunque il tuo amo- re per quella ragazza è spento; ma dura ancora, in me, il ricordo delle dozzine di fogli in cui me ne parlasti, e che ini costringesti a leggere. Com'è vero che un grande amore lascia sempre tracce profonde nell'animo umano! Bene, ora tu e un tuo amico fate la corte a due al- tre ragazze, ma. senza decidervi a una vera e propria dichiarazione; c dato che sfete entrambi di alta statura, esse fin- gendo di. parlar tra loro hanno escla- mato: « Ma questi due lampioni, quan- do s'accendono? ». Allora tu hai dise- gnato una vignetta {hai questo dono) in cui si vedono due oche che parlano a due lampioni, e l'hai fatta scivolare sotto’ il loro uscio di casa. Magnifico. So di un giovane che ‘praticava questo genere di umorismo, Prima di morire all'ospedale egli me lo confidò. Disse che. non c'era gusto a limitarsi a. delle allusioni umo- ristiche, e che lui aveva sempre preferito l'umorismo diretto, « Bene dissi e come vanno le vostre diciotto coltellate?». Disgraziatamente egli spirò prima di po- termi indirizzare una delle sue indimen- ticabili battute. Ma ora tu vuoi un. con- siglio, Secondo me can quelle ragazze si tratta soltanto di scegliere una linea di condotta, Per il « Bertoldo » una ri sposta alle tue offerte chiedila ai diret. tori:- io non c'entro minimamente,

.C. D. G. Genova, Prova a scrivere alla Direzione della Cinea, Via Veio sr, Roma,

Voglio sposarti. Sono. lieto di essere «uno dei fautori » della tua ‘assiduità di lettrice, Una, volta o l'altra .ciò mi do- veva capitare, Mi lusinghi pensando che io mi proponga di castigare i costumi ridendo, Vorrei farlo, ma se poi gli in teressati si proporessero di difendere i costumi picchiando? Ho ‘notato “che la gente ha, nei matti classici, gusti diver- sissimi, Che idea, che i napoletani man- gina ‘gli spaghetti con le mani: quasi che poi le. forchette fosse. possibile usarle come camicie da notte, SÌ, io credo che un grande amore. senza gelosia non. sia mai ‘esistito, E lodo la gelosia. Parrebbe che i non gelosi fossero i più intellipenti e È meno presuntuosi,: invece è tutto l’op- posto, La mia gelosia prova. che io. pos-

siedo an profondo senso. di «autocritica, :. perché, temendo: che la. mia cara ‘Ma-'

| ria possa .tradirmi,. ammetto imbplicita-

mente che. esistano. uornini più. placevoli e. più interessanti di me. I fiduciosi.in-

vece sono. rali soprattutto perché pensano:

di essere imparagonabili, e cioà non tan. to: perché. hanno fiducia. nella donna che ‘amanò, ma: perché ne hanno “mol:

tissima ‘in se .stessì, Sarei. molto sor-:* preso ‘se un. megalomane. fosse peloso, . Inoltre ; la- gelosia (è. ta ‘droga dell'a.

LO DICA | DICA

ICA A 1

more, ciù che, quando riesco ad ab bracciare la mia cara Maria sotto il mandorlo, mi fa pensare di averla strappata a migliaia di uomini più belli, più forti e più astuti di me. «Guarda sotto quella foglia, - c'è nessuno? », le dico allora, sospettosamente: secondo me ella ha torto di domandarmi se sono impazzito, dovrebbe comprender- mi e sentirsi felice, Tu mi piaci quan- do, dopo avermi lodato, dici; « Per- donami, ma io sono appena ventenne e vedo tutto roseo », In queste tue pa- role trema come il presentimento che quando avrai 25 anni mi scriverai forse ancora, ma per darmi dello stupido; In quel < film la donna torna all'uomo. Le donne tornano sempre, anche in A- merica. Io spesso penso di chiudere la mia cara Delia in un sacco, e di ab- bandonarla all'altro capo della città, in un giardinetto della periferia; e che cosa me ne dissuade, se non la cer- tezza che ella ritroverebbe egualmente la via di casa? Debbo poi tener conto che la mia cara Delia vuscirebbe dal sacco con uno stato d'animo pochissimo favorevole al giardinetto, e che la con-

servazione xlelle aiuole è affidata ai

cittadini, Intelligente, sensuale, un po’ orgogliosa, ti definisce la scrittura.

Stella d’Italia - Roma. Prima di sug- gerirti come devi fare per pubblicare il tuo volume di sonetti sarà meglio che ti avverta che « panca » non: si scrive, come fai ta, « pan- cha ». Neppure in Argentina, credo. Ho letto anche il tuo sonetto di saggio, e ne ho ri- portato un senso di piacevole ottimismo. . Specialmente per quel verso che dice « E al sol pensarci il cuore mio m'oblìa». Uno legge versi simili e poi quelli di « Cosetta, Cosetta » o di « Conoscete la hella Gi- na» gli appaiono semplicemen- te geniali, classici, Scherzi a parte, io ti sono molto grato della simpatia, ma sento dovere di dissuaderti con tutte le mie forze da ogni impresa letteraria. Anche nel tuo inte- resse fisico, Se tu scrivi « pan- cha » così alla buona, fra ami ci, nessuno vorrà riscontrare in ciò gli estremi di un'ingiuria personale; ma se tu ‘scrivi «.pancha » avvertendo. che stai per pub- blicare un volume di. sonetti, un pugno su un occhio non. te lo leva nessuno.

Gino $. « Bertoldo » presenta, indub- biamente, una formula di umorismo che aderisce alle nostre esigenze: il suo cla- moroso successo si spiega così. .

Y. Marina - Genova. Le risposte tar-.

dano perché le lettere in attesa sono molte e perché il giornale si ‘prepara in. anticipo. Sci molto gentile conside- randomi una colonna del giornale; spe- riamo che tu non. nutra, per le colonne, i sentimenti di Sansone. ta un tipo in- fido, questo Sansone; non mi piace quan- do afferra una mascella d’asino per'par- tecipare a una discussione, e ancor meno quando, ‘per far crollare il tempio, ab- braccia una colonna. Ipocrita, Sulla tua scrittura non ho altro da dire; non sono un grafologo finito, capisci; interruppi gli studii al terzo anno, senza la laurea,

1921 Ricostruzioni storiche di un tempo (dal

di rado) la sua ‘occupazione preferita deb-

‘indubbiamente mi amal ». Ma niente af: fatto, egli è soltanto uno che si butta ‘2..

2

A. P. G. Rapal. ‘lo. «fo vorrei sa. pere se la mia vi. ta dovrà essere tu sempre così trava. gliata, se devo proprio nella categoria del. le zitelle ». Non credo; ti prenderci sposata a tre quinti da qualunque allibratore, Nei riguardi del matrimonio, ogni donna ha la sua ora; bisogna soltanto saperla aspettare, Sapeva, la piccola Nella, un minuto pri. ma di salire sul ciliegio, che quindici giorni dopo il contino l'avrebbe sposata? Assolutamente no, ma seppe aspettare, Effettivamente ella aspettò, per salire sul ciliegio, che il contino passasse di là; un minuto prima o un minuto dopa Ja piccola Nella non avrebbe avuto, salendo sul ciliegio, che le. migliori probabilità di cadere e di rompersi una gamba; mentre con una buona scelta di tempo divenne contessa. Il padrone fece poi abbattere tutti i ciliegi, e perciò tutti i bastoni con cui la piccola Nella lo inse guiva attraverso le sale del castello erano di sorbo. Riferendo questo particolare ai turisti, il vecchio custode non manca mai di asciugarsi una lacrima; egli rammenta il tempo in cui, grazie alla bella padrona, il castello era pieno di vita e di movi- mento.

Barbara E, - Bologna. Mi puoi trat- tare senz'altro come un buon amico; tanto, ho stipulato proprio ieri una for- tissima assicurazione sulla vita. Era tem- ‘po, cominciavo a frequentare un po’ i circoli, facendo molte conoscenze. Ma no, non sbuffo mai leggendo le lettere inviate a questa rubrica, lo cerco sempre

di aspirare più aria di quanto ne emetta;

C'ERA UNA VOLTA...

film tedesco ‘Le tre luci”)

ci tengo a daré agli industriali che in- contro l'impressione di avere il senso

degli affari. Buonsenso, «cleganza, carat.

tere debole, denota la scrittura, Diana Cacciatrice. Sei tu, che trasfor

masti Atteone in cervo? Non ricordo in;

quale giornale l'ho letto. Secondo me. Diana fece questo affinché Atteone im: piegasse. meno tempo a correre da lei,

ma poi dimienticò il procedimento e non::

seppe più trasformare il cervo in Atteo- ne. Allora gli imbalsamò la testa e la collocò nella sua anticamera, come ‘at taccapanni. nel

sì, deve cercare di ricavare qualche van-

taggio anche dalle punizioni che subisce. . rché, incontrando do-: :

Non comprendo do do po due anni. quel giovane che ti è: sim. patico, dovresti ‘essere. con lui, gelida sgarbata. Pare che. quando una:donna scopre un sentimento (che già avviene

ba esser’ quella. di travisarlo. E poi dell’ottimista all'uomo che. avendo: ricevuto. da ‘una’ .ragazza ‘insulti e per: cosse ‘se: ne va mormorando « Mi ama;

indovinare. Fantasia, orgoglio - eleganza. denota la scrittura, Da , Però com'è antipatica G L'indirizzo romano dei Centri Sperimen tali di Cinematografia è Villa Umberto.I A che gradino metterci Isa Mifanda. ii le: attrici internazionali? Non sapret;

‘giudicare dalla rapidità; dei suoî progres:

OVINI NZO DI MILLY DANDOLO LEGGETE LA PRIMA PUNTATA

NEL NUMERO DI SNOVELLA“ DI QUESTA SETTIMANA

Costretto. a. stampare integralmente. “euni per. diffondere ;le Joro idee scri

nissimi di. non comprare); tu allo stesso

“porzione.

‘chi riesce. non: aveva. avuto. che. consigli

J' Piramount,. Hollywood; California;

‘.si, la metterei in ascensore. Non tl per ‘metto di parlar male di Greta Garbo.

peli meno nello - pseudonimo, che «iò son

un libro: (che però egli altri. sono padro-

scopo componi ‘uno ‘pseudonimo, che Per io. debbo lanciare per. forzai non c'è pre

P.. Gerlando + Napoli; Basta ‘indiriz- zare a Hollywood, California, Stat Uni ti. Uni. suggerimento per iliventare al re? Credimi, nessuno è mai diventato 4 tore grazie ‘a un suggerimento. Di soli!

di ‘sopprimersi; «del resto. continua. @ averne anche dopo,.dai colleghi.” Ropente “Rimao .-. Napoli, Pi

esso” I

tei «Bi

Uniti, Il saggio della tua scrittura è .trop

6 breve. © i = È Il Super Revisor

mettermi ©

«M'avesse almeno collocata agno! » brontolava la testa di At-

teone, il ‘quale, come tutti sanno, era molto curioso, Inutile, l'uomò è fatto co-.

| quella Greta.'

trattengono, Isa Miranda partirà pero Hollywood, serittu-; rata dalla Paramount. : Se dovessimo dire che questa notizia c'è giunta inaspettata i improvvisa, non diremmo la verità. Forse anche molti del pub. blico, molti di coloro che non sono e non vogliono essere degli «informati » avevano già intuito che, questa attrice, fin dalle Sue primissime prove apparteneva, sia detto in gergo commerciale, ad una classe d’esportazione, Ed oltre tutto, questo costituisce una prova che noi, appunto perché in grado di « esportare », ab- biamo in Italia ricchezza di attrici dotatissime.

PF" breve, appena tiniti gli impegni di lavoro che ancora hi

Primi passi

Ea ecco quindi il momento di fare un primo bilancio dell’atti-| vita cinematografica di Isa Miranda. Essa comparve per la prima! volta sullo schermo nel 1933, nel film « Creature della notte ». l Quel suo ruolo da romantica « gigolette » fu una delle parti più Importanti che recitò in quell'epoca e che il suo temperamento fortemente drammatico le permise «di sostenere con onore. Essa, in que! film, era a fianco di Isa Pola e di Tatiana Pavlova con la! quale doveva lavorare di nuo- vo ne « La Signora di tutti », Chi ricorda «Creature della notte », ricorderà anche la maschera piena di convincente sincerità LA di quella che era allora una sconosciuta e che oggi invece ha già tanto cammino e tanta popolarità dietro di sé. Quasi nello stesso tem- po essa lavorò in «Te- nebre », con Mino Do- ro. Ma, nonostante che la sua interpretazione fosse risultata esatta ed efficace, anche se non proprio accortis- sima, il grande pub. blico non si avvide di lei! "La Signora di tutti" La sua carrie- ra d’arte avrebbe avuto forse delle soste, se il film « La Signora di tutti »n non le avesse offerto l'occasione di balzare in primi simo piano. | A. quell'epoca la Novella-Film cercava la, protagonista del film che aveva in corso di lavorazione. « La Signora di tutti », tratto da un romanzo di Salvator Gotta. Quando si fece il nome di Isa Miranda, la proposta venne subito accettata e, con un co raggio che si è dimostrato poi quanto fosse intelligente, un'at trice sconosciuta venne eletta a protagonista di un film che doveva essere diretto da Max Ophiils e interpretato da grand attori come Memo Benassi e Tatiana Pavlova. La Novella-Film, sicura della sua scoperta, non lesinò i mezzi perché « La Signora di tutti» fosse un gran- 5 ei so de film e perché il «lan- v nuov Cinema jfalia” cio» della nuova at- civelato att ch® o. trice fosse sostenuto 19 i1yW0od rici 19 “La ‘Signo... dai reali meriti. di nuo Ci invi radi tatti! . un'opera cinemato- i grafica realizzata con arte e con piena completezza di mezzi. Con «La Signora di tutti», Isa Miranda aveva ormai le vie del cinema aperte, E infatti, quasi subito dopo, essa è la. pro- tagonista di « Come le foglie »,.In questo film, la regia di Ca- merini dette. a Isa Miranda più patetiche sfumature. nei mo- menti drammatici, che risultarono così meno aspri e quasi pervasi da serena rassegnazione, Poi, è anche la protagonista ‘di uno dei più notevoli film del nostro rinnovato cinematografo: « Pas- saporto rosso », e qui Isa Miranda, la dolcissima Maria Brunetti del film, dette una nuova prova delle sue capacità d’attrice, sostenendo il ruolo. complesso e pieno di difficoltà,

Più tardi essa è stata scritturata in Germania, dove ha inter pretato. film come « Diario di una donna amata », « Una donna fra due mondi », « Sinfonia di cuori » e adesso « Lena », con Gigli. La fama di quest’attrice aveva così oltrepassato subito!

i confini della patria.

. Ora essa sta lavorando a «Scipione l’Africano» diretto da

Carmine Gallone, e poì lavorerà ne «1l fu Mattia Pascal», il

grande film italiano di cui si farà anche una versione in francese. |!

i, an ; “Una. donna: fra due; rriondi!

pt,

AI suo “stilel

E se ora. guardiamo, rapidamente, - attraverso (tutti ques film quale è Jo «stile» dell'attrice, troveremo, ad ‘ogni nuov i lavoro, che. essa ha fatto un ‘passo. avariti in quella. che p trebbe chiamarsi la tecnica dell'interpretazione e che nell stesso tempo ha saputo sfuggire, sempre, al:più grave pericolo che le potesse capitare: diventare un «tipo». Pur_riy manendo sempre se stessa, sempre Isa. Miranda, essa noni è mai invecchiata in un ruolo. da Dojo la Gaby Doriot de «La Signora di tutti», è passata alla riva opposta. in « Passaporto .rosso »;f nonostante. certe affinità fisiche e ‘di temperamento, | essa non è mai diventata « Marlene »; anche- quan- £ do il ruolo quasi ve la costringeva, Tutto questo indica. in lei il possesso - di una. vera. personalità { cinematografica, capace delle più varie. espres- sioni e quindi lontana da ogni «standardiz- zazione n». Questa è lo. stile dell'attrice, cIn più, Isa «Miranda; ‘che’ in.così breve tempo. ha saputo vincere Ja difficilissima battaglia del cinema, deve molto alla sua tenacia... Quando ‘ha. dovuto. recitare in tedesco, in poco tempo ‘essa ha saputo. co- stringersi ad imparare quello che era necessario perché . la sua interpretazione della : versione straniera non fosse im- ‘Passa porto: rosso” 1 | pacciata dalle difficoltà della dizione. Senza contare molti -altri i i | . ‘episodi. del’ genére che stanno a ‘dimostrare quanto sia forte. e volitivo lo. « stile». della donna; si Tone

che volta, anche vinta. I loro mezzi erano scar- si: Jolie, modella in un grande negozio di mode,

lusso come quella che il suo mestiere lo permetteva di intra- vedere; Susie, ballerinetta, il cui passato era già saturo di esperienze difficili e dolorose, non sognava al- tro che di togliersi dal palcoscenico, e dedicarsi ad una vita borghese, anche se mediocre; Martha, invece, la più giovane di tutte, la più dol- ce delle tre, si accontentava di quello che la vita le poteva dare: AI momento, la sua professione era I quella di vendere cravatte per la ì strada, ma forse, ella pensava, un

Vita giorno © l'altro la fortuna benigna Jolie, Susie e Martha erano

sli difficile, eccellenti amiche, perché ta-

li le aveva appunto fatte la le avrebbe permesso di mettere su vita. Si erano conosciute nel- un negozietto, magari in un porto- la tumultuosa Budapest e, per ne o in un sottoscala.

quanto esercitassero mestieri Il giorno in cui le tre fanciulle ave- diversi, si erano sentite subito vano sentito che le loro vite erano attratte. Quell’amicizia, nata unite dal nodo della più solida ami- dal caso, do- cizia, come primo provvedimento, al- veva poi ce- lo scopo di meglio sostenere il duro mentarsi ate urto contro le difficoltà quotidiane, ‘@ traverso al do avevano pensato di affittare un al-

le tante dif- fp loggetto, all'ultimo piano di uno : ficoltà assie- dei palazzi nuovi della periferia, me combat- |. e lo avevano arredato dando tute e, qual-f quasi fondo alle loro già ben ma- gre economie.

Lo stesso giorno in cui ne presero possesso, però, accaddero alcuni fatti, e an- che dei più banali, come il destino si compiace spesso di far accadere per servire ai suoi fini, ma che però riu- scirono, nel giro di pochi giorni, a cambiare comple- tamente il corso delle loro vite.

Prima di tutto, Martha, dovendo fissare qualche fo- tografia alla parete, si ac- corse di non avere un chiodo, ùn martello per piantarlo.

In questo caso, si disse, so già come si fa, perché l'ho letto varie volte e in diversi romanzi: si va dal vicino e gli si chiede in pre- stito quanto ci occorre.

E così fece, Di

Per combinazione, il vicino era un giovane medico che, al principio del- la carriera, viveva solo non guada- -/ v i i (i i L . i gnando ancora tanto da mantenere dn i i LL De un domestico, come dovrebbe fare

i ; L ogni medico che si rispetti. Il dot- tor: Rudi Steen accolse la fanciulla con un sorriso di compiacimento e chi avrebbe osato fare altrimenti, dinanzi a tanta fiorente giovinezza? e, non solo le imprestò quanto quella gli chiedeva, ma si affrettava a seguirla nel suo alloggio dove la aiutò a disporre alle pareti quante fo- tografie e quanti quadretti ella. volle,

La stessa sera, Susie, tornando:a casa, le comunicò una grande noti- zia, feutto, in' parte, di una deci sione presa assieme a Jolie. Si trat- tava. di questo: le due amiche, si erano. accorte di quanto malcontenta ella fosse della sua situazione, Gli affari andavano male, da qualche tempo, e la vita era diventata per lei più difficile ancora ché per il passato. Quindi Susie aveva pensato ‘che,. se fosse riuscita a trovarle una situazione, ella l'avrebbe accettata col: massimo entusia- smo. Ora, - proprio quel. giorno, - nel

Asta, Nelle grandicit- tà, la vita è mol- to difficile, per le x ragazze sole che 4 vogliono trovare il ius modo di rendersi in- dipendenti. E questo, era appunto il caso di tre giovani donne che, viste le difficoltà che dovevano vincere, ave vano pensato di unirsi per sostenersi l'una con l’altra nella difficile batta- glia che dovevano combat- tere.

sognava una vita di agi e di .

varietà dove Susie lavorava l'occasione s'era presentata: il gran « mago » San. dor, avendo litigato col suo aiutante, lo aveva, licenziato, e Susie lo aveva sentito brontolare che di uomini attorno, non ne voleva più. Se Martha, quella sera, fosse andata a teatro con lei, l'avreb. ‘. be presentata a Sandor e, chissà, forse -/ avrebbe potuto combinare... Jolie, che era presente, essendo appena tornata dal lavoro, appoggiò caldamente la pro. posta di Susie, ma, in verità, non ve ne sarebbe stato bisogno, poiché già, in cuor suo, Martha aveva deciso d’ac- cettarla.

Ed ora, mentre stavano per uscire tutte assieme, ecco una nuova visita: sono due giovani amici di Jolie, l’in- gegnere John Molnar ed il barone Karl

Lang che vengono a vedere il nuovo —<

alloggio della ragazza, e ad invitarla

a cena per la sera, dopo il teatro.

Fatti da nulla, dunque, e che po trebbero chiamarsi, commercialmente, di ordinaria amministrazione, ma che

ebbero il potere di cambiare tutto il corso di quelle tre giovani vite.

II. ; Scherzi del destino,

Susie fece subito colpo su Karl, - uomo giovane e pieno di brillanti qua- lità, che decise, senz'altro, di accom- pagnare la ragazza, assieme a Martha, | al teatro. Poi, con lei, sarebbe andato a cena in un ristorante notturno, dove Jolie li avrebbe raggiunti con l’inge- gnere Molnar.

Il « mago » Sandor non fu, però, fa-: cile da convincere: Martha dovette; usare tutta la sua eloquenza per per | suaderlo a provare con lei, per vedere dl

I |

se ella avesse potuto servirgli quale aiu- | tante. Ma, finalmente, grazie anche a qualche buona parola del barone Karl, | si decise, e la scritturò, avvertendola

‘che il suo servizio sarebbe cominciato

il giorno seguente. La. serata finì allegramente e, quan» : do le tre ragazze si ritrovarono nel loro : appartamentino, facendosi le loro con- fidenze su quanto era accaduto nella giornata, dovettero confessare di esse- re tutte e tre innamorate: Jolie. di John, Susie di Karl e Martha del « ma-.. go.n, suo principale. | i E qui cominciarono le più complicate | vicende in cui le fanciulle fossero mai | state coinvolte. ° i Qualche giorno dopo, Sandor, dopo: una notte allegra trascorsa con alcuti | amici, si senti male e Martha, non sa: pendo come fare a curarlo, pensò: bene : di chiamare il suo amico, il dottor Rudi. ; Steen, ‘col qualè, negli ultimi tempi, ave. va stretta affettuosa dimestichezza, pel $

‘ché le indicasse la cura da seguire. E, con sua meraviglia, mentre lo riaccompagnavà ‘alla - porta, dopò visi: tato Sandor, il dottore incominciò 4 farle una lunghissima. paternale . sulla poco opportunità di restare più a lungo . in tanta intimità con quell'uomo. : Una ragazza come voi, diceva. non può non compromettersi, a vI- vere così, sempre ‘al suo fianco, To, pet. me, sono sicuro che non v'è nulla male, mia non. tutti la possono pensare

così...

Basta, ‘tanto fece e tanto disse che. Martha si decise a licenziarsi. E, qui le cose si complicarono ancora di più: - Sandor, a quella’ notizia, si accorse dt" quello che stava per perdere, 6 sentì . tutto ad un tratto, nascere riel suo cuo-, re un amore improvviso. Uomo. cinico e abituato alla. vita di teatro, non esit a confessare alla fanciulla. quanto pro”

vava, ed cella, modestamente, e con sul viso il rossore del più adorabile imba- razzo, rispose che anch'ella lo amava, e che desiderava di poter vivere felice al suo fianco.

Tanto bastò perché l’uomo, sicuro or- mai della vittoria, si mostrasse con lei subito cinico e brutale quale realmente era, e Martha, ferita nella sua dignità e nella purezza dei suoi affetti, fuggì da quella casa, giurando di non voler mai più rivedere quell'uomo.

Nel frattempo, anche le cose di Susie e di Jolie si erano complicate: Susie aveva saputo che Karl non era libero e che, presto, avrebbe dovuto sposare la contessina Elena. La notizia, come sempre, le era stata data da una delle solite compagne pette- gole e malevoli, che ella, a tutta prima, ri-

fiutò di credervi, Ma, riflettendoci su, pensò che qualcosa di vero ci potesse essere, e risolse di chiedere spiegazioni al giovane. Così, subito dopo lo spet- tacolo, lo raggiunse al ristorante dove egli stava cenando con Jolie, John e Ben Howarth, un giovane avvocato che, affascinato dalla bellezza di Jolie, non si stancava di farle la corte,

Tuttavia, trovandosi di fronte al gio- vane amato, ‘ella non osa interrogarlo in quanto le'sta' a cuore, e torna a casa col cuore gonfio di lacrime, men- tre Martha vi giunge da un'altra parte.

Jolie, però, pur accettando la corte di Ben, così per giuoco, non può stac- care il suo pensiero da John e, dopo cena, come egli le ha detto di dover presto partire, per raggiungere le sue miniere in una selvaggia località del- l'America meridionale, accetta di recar- si nel suo alloggio a fare il f brindisi dell'addio.

« Quando saremo soli, si ripromet» teva la fanciul- la saprò ben io fargli com-

«n finisce per accettare di. o «posare Ben Howarth,.

+onet

prendere quanto l'amo, ed egli stesso non potrà re- sistere. Mi prenderà fra le braccia, c mi confesserà il suo amore... n,

Invece, una terribile illusione attendeva la fan- ciulla: la prima persona che vide, entrando nell’al loggio di John, fu una giovane donna, dall'aspetto sfacciato e provocante: Maria Armand, una sua lontana parente che, fuggita dal marito, era corsa da lui a chiedere protezione e consiglio,

Avvilità da quella sorpresa, Jolie rifiutò di restare un momento di più, e si congedò dal giovane che amava con una frase di rimpianto.

Non sapete, disse, quanto quella donna abbia rovinato la nostra se- rata...

E, così, le tre fanciulle si trovarono, quella sera, a narrarsi le loro disillusioni.

Per fortuna, il destino che diverte sempre a rendere le cose così difficili da far sembrare impossibile la soluzione

»e diccolse la fanciulla con un sorrise

«di certe situazioni, trova «poi sempre lui stesso il mezzo di sistemare tut- to. Infatti, così avven- ne anche questa. volta. ‘Il giorno seguente, John, avendo Maria bisogno di abiti, ebbe la buona i- dea di condurla a comperare ‘quanto le occor- reva al negozio dove lavorava

Jolie. La pre-

senza della

rivale fu per lei come uno schiaffo, che ‘sentì più

della vita di teatro, e non ve- de l'ora di darvi un addio. Ma tutto non finisce ancor qui, Perché, lo stesso giorno delle nozze, quando Ben si allontana con co- lei che è divenuta sua moglie da po- che ore, Rudi, che era stato invitato alla festa assieme alle due amiche della sposa, si av- 0 vicina a Martba, Hi , E noi? leè chiede, Ella leva su di lui i suoi occhi ridenti. E noi, che cosa? domanda. Che cosa faccia. mo, volevo dire... Poi la cinge con un braccio, e la attrae sul suo petto e, sussurrandole le parole sulla bocca, le ri- volge una nuova domanda: Dobbiamo seguire il loro esempio? Dobbiamo sposarci, €. volerci bene tutta la vita? Per un momento sembra che il cuore di quei due giovani, che si so- no incontrati così casualmente e che pure si amano già tanto, debba. fer marsi, ma poi ella sospira ùn co- debole che non sono le orecchie di Rudi che lo sentono, ma il suo amore,

4“... prenderà fra le braccia e confesserd il auo amore...”

forte la determinazione di conquistare luomo scelto. dal suo cuore. Ma, re- catasi quel pomeriggio a casa di lui, ber decisa a confessargli il suo amo- re, ecco che viene a sapere come, non appena Maria abbia otte- nuto il suo divorzio, raggiun- gerà il giovane ingegnere e o è

diverrà sua moglie.

È la decisione che ella pren- de sarà quella che sisteme- anche le sue amiche. Dopo l'ultima delusione, ella finisce per accettare di spo- sare Ben Howarth, che le ‘promette una vita di lusso, ticco come è. Ma, prima di accettare definitivamente, ella lo induce a comperare, per Su- «sie, che non ha trovato un marito. un ‘piccolo negozio di modista, realiz- zando, così, una segreta aspirazione della giovane ballerina che è arcistufa

non è un romanzo, non è il frutto. della fantasia di uno scrittore o la divagazione bril: lante ma vuota su quesla trop- po celebre e troppo romanza» ta Mecca. del film americano.

HOLLYWOOD SCONOSCIUTA.

è uno dei più seri. e completi reporlaggi che mai siano stati scritti. Polrete leggerlo su “Cinema Illustrazione” fra due settima- ne. È l'unico resoconto su Hollywood mate- «tiato di.cifre vere, di fatti veri, Esso.vi dice.‘ quello che non vi stato ‘ancora delto.

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Treble |

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mattorie mucio Hollywood Un fabbrica Wappeygia alle mura di un testro di Nascono qui i costumi e gli w- bitte le vesti che saranno inilossati dalle dive e diadi attori più celebri; ia, quel che più conta, vi nasce la modi femminile di tutto il mando. Perché il problema che quella surto- ria si propone non è tanto di ripro» dune la elinea attoale e già dif fusa, quanto di precorrere quella a venire,

La base è sempre una: l'infinenza che dl cinema esercito stalla vita; si tratti dell'acconciatura dei capelli 0 dell'arredamento «della casa, come, ipo un campo più spirituale, del modo di agire e perfin di pensare. N Cinema, val sempre la pena di ri. peterlo, è uno dei più formidabili strumenti di penetrazione e di sug- gestione che ia civiltà contempora- fica possegga.

spiega pertanto che le vecchie capitali della meda siano state, più

Adrlan, laomo che fa la moda cinemo logrefica per la M. G. M. e Rosalind Anasell

o metto larvatamente, spodestate: l'i- spirazione ormai viene dal Cinema, Ogni giorno per via, come nei salat. ti e nei ritrovi serali, milioni di doo ne ripetono la pettinatura, la, veste, il cappello, la borsetta portati da Greti o da Marlene, dalla Crawford o, dalla Shearer nel loro ultimo film. La Mecca della moda, il«suo centro

di irradiazione si sono insediati ad |

Hollywood, ed hanno l'aria di vo- lervi rimanere. A tutt'oggi, infatti, il cinema americano, è stato il solo che abbia compreso a fondo il pro- blema, e si sia preoccupata di trat. tarlo con la dovuta serietà di intenti e la precisa. visione di quella sorta di ultra-attualità che occorre dare ai figurini perché trionfino sullo schermo e passino poi nella vita. Pro. blema capitale, di cui le giovani in. ‘dustrie. cinematografiche dovrebbe- ro imparare a tener conto.

Per comprenderne la portata, ponga mente al peso che le « stagio- ni», le a date», i tempi insomma, hannò per il cinema. La lavorazione, intanto, porta. via qualche mese: quanto basta per fare invecchiare dei figurini che fossero troppo legati a mornento in cui essa è stata prepa- rata od. impostata. Secondo motivo di ritardo: la distribuzione, E. fac- ciamo un esempio, Nel maggio esce un film ad Hollywood, Avanti che questo si sia diffuso per il mondo,

avanti che ne sia stato fatto il dop.

piaggio o comunque l'edizione nelle varie lingue, avanti che se ne sia maturato il lancio, debbono di ne: cessità frascorrere alcuni mesi, In Italia, poniamo, esso non apparirà che nel settembre ‘o. nell'ottobre: e piuttosto dopo che prima, Facciamo ora l'ipotesi che l'azione di quel film si svolga in estate: se Ie vesti indos- sate dalle attrici seguissero lo foggia dei mesi precedenti, lo spettacolo avrebbe subito. qualcosa di supérato e di stantio, che gli toglierebbe gran- dissima. parte del suo presti

gio, massime sul

IEZZO IATA MINIATI pa

nudo femminile.

Di qui la ne- coemsìtà di e predice la linea di mrala, di pre correre L'evoligzione delle fog. Hi, attualmente © mupicha lai mutevole, Per tale ricerca, intera; vd incessante, i produttori di Holly wu bainno reclutato alcuni tra i più autorevoli creatori della moda, ceme Travis Bauton, Helen Taylor e, più celebre di tutti, Adrian, divenuto ormai uno degli arbitri supremi del l'abbigliamento femminile.

Non appena un nuovo soggetto È preparato, quei disegnatori si met. tono all'opera: in base agli sviluppi delle fogge passate, essì possono pri. vedere senza errori come la « linea » d'oggi si evolverà in quella di do- mani. E schizzano dei primi boz- atti ad acquerello che, dopo matora elaborazione, si fis- seranno in altrettanti mo- delli definitivi. Suben-

sime Case di

moda, curopee ed americane, tutta un'o- pera di occulta diplomazia,

tra allora il sarto se f

che ne ricava il per tentar di strappare pi-

n patron e rateggiare » dicono ad Hollywood) ; l’indiscrezione che consenta di lan-

cui taglierà le stoffe. AI la- voro finalmen-

ciare sul mercato i nuovi modelli contéemporaneamente all'uscita del film: o prima ancora, magari, È facile

te le « sarti x d ‘i x ne»! A cen immaginare tutto il lavoro di contro- tinaia, curve spionaggio, organizzato a sventare un

simile pericolo: le più accurate precau- zioni sono prese contro lo smarrimento dei bozzetti; ogni addetto al reparto deve, per contratto, giurare il segreto, con tutte le penalità del caso. Ma tanta e tale è l'in- gegnosità dei « contrabbandieri di noti zie » che i costumi, mettiamo, di Norma Shearer per il film Rif tide costumi che suggerivano una «linea» totalmente nuova furono dovuti disegnare e confezionare a porte chiuse. Ad Hollywood si parlò, anzi, di « guardaroba segreto ».

Presentiamo qui le anticipazioni della moda ’37. pervenuteci da Hollywood. Naturalmen- te, occorre un'avvertenza. Lo schermo esige che, non solo i volti e le persone, ma anche le vesti risultino « drammatizzate ». boz- zetti di Adrian, per esempio, esagerano gli accenti di certe linee, molto più di quanto si esigerebbe se il figurino fosse ideato per gli usi della vita reale. Anche lo schermo, per quanto avvicini i personaggi e li metta a contatto straordinariamente intimo col pubbblico, non ha ancora abolito del tutto il dislivello, le prospettive e le necessarie deformazioni della

ribalta. Ceeil H. Doyle

ida a Cinema n}

medi

sulle più per- fette macchine elettriche da cucire, le a sartine » d'America, nuove fate della moda, realizzano quelle squi- site è preziose anticipazioni dell’ul- timo grido.

Il « reparto sartoria » delle gran- di Case produttrici possiede, per ciascuna diva, un manichino che ne

Trovit Banton, disegnatore della Para» mount, collo in pieno lavoro.

riproduce esattamente le forme, in modo da evitare all'attrice le lunghe | faticose ore di prova. Le « stelle » È non debbono essere disturbate se non - per i piccoli ritocchi e gli ultimi, ; rapidi adattamenti.

Dopo di essere stata portata dalla diva, ogni veste viene conservata in speciali armadi di cedro, per l'even- tualità che si debba aggiungere o re- plicare qualche scena. Le grandi Ca- fi se vedono così allinearsi. nei loro | guardaroba migliaia e migliaia di to- lette, Le quali a velte vengono ris «prese e utilizzate per le comparse e per le generiche, Per questi usi ulte- riorì, per invecchiare o ringiovanire partement® del. una veste, esistono anzi dei veri a RK. O, propri metodi di « truccaggio ». Cer- A ti ornamenti vengono addirittura di. sd pinti sulla stoffa, altri invece appic- cicati con gomma. Lavoro di specia- listi, capaci di ottenere. i più perfetti risultati di illusione davanti all'obiettivo.

Intorno ai « reparti sartoria » tra- ma, ad opera delle mas-

Walter Plambkett, ca- po supremo del Werdrobe . De-

Qrganzi a-stetlin

brevi un paco

sogna perdi pmi

Sirena rimane eni Lia girini

Velluto blu notte e volpi bian- che, Ecco una combinazione ortunata e modernissimo al- a quale cooperano anche perle della doppia collana, del'braccialetto e dell'anello.

“e si sarebbe così saldamente imposta.

Al Lido, quest'estate, tra i divi, i registi, i pro- duttori e 1 gerarchi della cinematografia attuale, tra la piccola folla di personalità dello schermo che costituiscuno in un cer- ta senso la sfavillante nebulosa del pianeta